
I testi che a primo acchito risultano semplici, in realtà nascondono un contenuto spesso profondo e soggetto a letture molteplici. Se provi a mollare i freni e a lasciarti andare con la mente all'ascolto dei pezzi ti sembrerà di vivere in un diario di viaggio di un girovago che ha toccato punti del mondo molto distanti tra loro, riuscendo così ad avere una visione sempre globale di quello che lo circonda. Gli arrangiamenti molto buoni e il sound orecchiabilissimo, che risente in maniera abbondante (forse un pelino troppo) di sonorità primi anni novanta (con qualche influenza world), rendono ancora più fruibile e piacevole il tutto.
d.m.
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