BENNY - SONDAinONDA


Alessandro Benny Benincasa scrive musica semplice e diretta ispirata alla vita di tutti giorni. Inizia il suo percorso suonando in svariate band punk, ma dopo qualche anno decide di tirare fuori le canzonette scritte in camera con la chitarra acustica e di proporle nei suoi live divertenti e un pò bizzari.
Del punk si è tenuto l'attitudine e in attesa della "grande occasione" oggi Benny continua incessante la sua produzione di brani e melodie, frequenta un corso di canto per perfezionarsi e coltiva la speranza che un giorno la sua musica giunga a più orecchie possibili, strappando un applauso e lasciando un sorriso o un’emozione.
...con noi ci è riuscito!



Non perdetevi la versione Live di Zabaione che Benny ci ha regalato dopo l'intervista in esclusiva per il nostro canale Youtube.

Myspace

Welcome Back Sailors - Yes/Sun


La nostalgia è un sentimento in cui a volte è piacevole perdersi tra l'idealizzazione del passato e il bisogno di rassicurazioni. I Welcome back Sailors, lo diciamo subito, sono inclini (musicalmente si intende) alla nostalgia. Il loro album di debutto Yes/Sun è una viaggio tra melodie evocative e canzoni che sembrano venire da molto lontano.
Stilisticamente il duo, proveniente da Reggio Emilia, prende ispirazione dalla cosidetta scena Chillwave mescolando un'attitudine indie con le melodie dei migliori anni 80 il tutto aggiornato con una sensibilità contemporanea che limita l'effetto nostalgia solo agli aspetti più positivi e godibili.

L'apertura dell album, il singolo I'll be there, è una dichiarazione d'intenti; loop di batteria scarni, chitarra e melodie semplici ma capaci di un grande impatto emotivo. Un incontro che viene rinnovato con risultati sempre interessanti per tutta la durata dell'album.
Yes/Sun è un lavoro accessibile, ma mai scontato, in cui è piacevole perdersi ricordando il passato e pensando al futuro.

f.a.



Yes/Sun è disponibile in vinile (edizione limitata a 300 copie) su welcomebacksailors.bandcamp.com

Temple of Venus - SONDAinONDA


Il progetto Temple of Venus nasce a Bologna nel lontano 1984. Si narra che il nome sia tra quelli scartati dai Joy Division prima di rinominarsi New Order e con simili riferimenti, la band non poteva che legarsi alla new-wave dei primi anni '80.
Nel corso degli anni la band ha intrapreso un percorso di ricerca cambiando formazione e aggiornando le propie influenze, ma il presente dei Temple of Venus ha un solo nome, Messiah Complex, il nuovo cd uscito a inizio 2011 che rappresenta l'ennesimo punto di svolta della loro carriera artistica.
Frutto di 4 anni di lavoro, la formazione composta dai soli Piero Lonardo ed Alessandro Montillo si è ancora una volta evoluta verso nuove frontiere musicali, sicuramente di grande impatto, con un grande impiego di strumenti elettronici a valorizzare le parti di voce, chitarra e basso. Sentiamo cos'hanno da dirci...

Santo Barbaro - Lorna

Ascoltare i Santo Barbaro è camminare con scarpe usurate verso un villaggio nel mezzo del deserto e ricordarsi come ci si è arrivati. Fermarsi un attimo, far depositare la polvere sollevata dagli ultimi passi, guardare il villaggio all’orizzonte, girarsi, asciugarsi la fronte con la manica e ricordare.
I tempi si dilatano e i brani reclamano la giusta attenzione, per composizione poetica letterale e musicale, ti inchiodano al testo come un libro da divorare generando immagini Aldous Huxleyane, Artur Penniane e Joseph Conradiane.

Lorna è un album che non ha paura, di una sicurezza quasi oltraggiosa, che incanta e frusta, che riposa e disturba, servendoti con sonorità mutevoli, dolci, spigolose, lontane, concrete, tangibili al punto di risultare un ricordo della tua memoria. Lorna è un disco libero di fare ciò che vuole e i forlivesi Santo Barbaro hanno avuto il coraggio di prendersi questa libertà.

d.m.

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Altre di B - SONDAinONDA

Dopo una calda estate torna SONDAinONDA per presentarvi gli Altre di B.
Li abbiamo intervistati proprio quando stava per cominciare l'afa e a posteriori possiamo dire che la loro estate è stata davvero caldissima, soprattutto in Puglia dove sono stati selezionati tra i vincitori dell'Italia Wave Band 2011.

A breve uscirà There's a Million Better Band, il loro prossimo attesissimo lavoro, ma per il momento ci accontentiamo di sentire cosa ci raccontano e di ascoltare On the Hard Shoulder, versione acustica registrata a fine intervista. Non male per un gruppo che dice di suonare per diletto e che sia chiama così perché "alla domenica ci sono le partite, la serie A e le altre di B" e loro volutamente hanno scelto di far parte della seconda serie.
Falsa modestia? a voi l'ardua sentenza...

Brothel Creepers - Emiliaexclusive -

Di ritorno dalle ferie Emiliamixtape riapre i battenti con tantissime interviste, video e contributi.
Si parte con i Brothel Creepers per la rubrica EmiliaExclusive. Bentrovati a tutti!

I Brothel Creepers da Ozzano dell’Emilia (Bologna) saranno ospiti per il secondo anno consecutivo del Beatle week festival, settimana dedicata ai Beatles che si svolge a Liverpool. Hanno anche pubblicato da poco il loro primo album. Così abbiamo chiesto a Riccardo Naldi di raccontarci la storia della band.

Come e perché nascono i Brothel Creepers?
I Brothel nascono dopo lo scioglimento della nostra vecchia band, i VivaVoce, che faceva rock pop italian style con pezzi originali. Cercavamo qualcosa che ci desse più tiro e più divertimento per noi e per il pubblico! La visione di Backbeat (film del 1994) ci ha illuminato.

Perché questo nome?
Le Brothel Creepers sono le scarpe che usavano i rockabillier negli anni ’50, poi riprese dalla cultura punk americana, letteralmente significa "sbirciatori di bordelli".

Datemi una definizione del genere che proponete?
Non siamo Rockabilly, non siamo Punk, non siamo Rock'n'Roll, ma una fusione di tutto questo. Una volta un DJ ha detto che facciamo un genere "resuscitativo", perché più che fare cover, le riportiamo alla vita!

Avete pubblicato il vostro primo album da pochi giorni. Cosa potete dirmi in merito al disco?
Che è da comprare. Scherzi a parte, è un disco che racchiude fondamentalmente le nostre ispirazioni, infatti, si intitola How to teach you Rock'n'Roll, che può sembrare un titolo pretenzioso, però in copertina ci siamo noi sui banchi di scuola!

Come avete scelto le cover che sono presenti nel disco?
Racchiude le nostre ispirazioni, per cui si trovano cover di Little Richard, Jerry Lee Lewis, Elvis, Beatles, Chuck Berry e Brian Setzer!

Quali sono le vostre influenze artistiche, non solo musicali?
Come tutte le band siamo quattro personalità ben distinte, però posso dire che oltre alla passione per i Led Zeppelin, il Blues, il vecchio rock italiano e il brit rock, abbiamo in comune tanti fumetti, film visti insieme che vanno dagli horror (che piacciono tanto al batterista) a quelli biografici degli artisti come Walk The Line.

Ci consigliate un disco, un libro, un film.
Personalmente in questo periodo posso consigliare Amore e non amore di Lucio Battisti; Narciso e Boccadoro di Hesse e il film Limitless.

Cosa hai nelle tasche in questo momento?
Tanti plettri, tante canzoni da scrivere e tanta voglia di girare il mondo!

a.t.