Eleven Fingers - We Lost Everything Just To Find Ourselves

Già dal nome gli Eleven Fingers promettono bene…chissà cosa si può inventare un musicista con undici dita? Ci si aspetterebbe una serie di virtuosismi a non finire e invece…
…invece no. Gli Eleven Fingers fanno musica semplice (apparentemente) e diretta che potremmo avvicinare al filone indie più classico.
Ma c'è fortunatamente qualcosa di più. Il loro primo EP 'We Lost Everything Just To Find Ourselves' è pervaso da elementi non convenzionali; interessanti linee di tromba, un bel dialogo tra le due voci (maschile e femminile) e cambi di intensità che rendono l'ascolto movimentato e mai scontato.
White Boots è un'apertura a carte scoperte, tutte le qualità del gruppo sono condensate in poco più di 4 minuti di musica. Una dinamica che ricorda gli incroci chitarristici dei migliori gruppi alternative-rock. Il ritmo si intensifica con Everything is far away in cui non c'è paura di spingere, di alzare il volume e magari di muoversi un pò per poi ritornare ad ascoltare con calma e pazienza tutte le sfumature di We fall in the sea, ballata costruita su incastri di melodie e chiaro scuri.
Nelle due ultime tracce viene fuori prima gentilmente (The big door) poi come protagonista assoluto (One day) la voce femminile del gruppo che arricchisce ancora di più l'amalgama sonoro degli Eleven Fingers.

"another song is waiting on my desk" così inizia 'White Boots' il primo brano dell'EP e speriamo ce ne siano altre di canzoni così ad aspettarci in futuro…

f.a.




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